1Questo 50° numero di ESP segna il 25° anniversario della sua esistenza annunciando un avvenimento straordinario: l’editoriale di Tullio Telmon, presidente del CIEBP, presenta la manifestazione scientifica che darà testimonianza dell’importanza dell’opera di Andrée Tabouret-Keller, di cui in particolare fa parte la nostra rivista (cfr. la breve sintesi storica fattane da Dalgalian & Varro).

2Il numero di quest’anniversario dimostra la volontà del gruppo che costituisce il CIEBP di continuare il lavoro di ATK, grazie alla costante individuazione di casi di situazioni bi- e plurilingui nel mondo – in questo numero, particolarmente in Italia – sia attraverso l’evocazione degli scambi migratori nelle valli alpine nel XIX secolo (Del Savio) o attraverso l’esperienza di migranti piemontesi oggi fra l’Italia e la Francia (Bosco).

3La scoperta ed il riconoscimento delle varie situazioni di contatto di lingue includono ovviamente la spiegazione e la comprensione dei fenomeni sociolinguistici osservati, come per la particolare pronuncia dei nomi propri francesi osservata in Valle d’Aosta (Revelli), per l’uso della lingua del paese d’origine da parte di giovani stranieri (Lunardini & Meluzzi) o per una memorabile esperienza svoltasi in una classe di spagnolo lingua straniera (Ribera).

4Delle testimonianze ci mettono anche di fronte ai problemi più personali dei parlanti bilingui (Polykratis), ma anche ai dilemmi sociali e amministrativi di giovani professionisti che cercano di guadagnarsi da vivere grazie all’insegnamento del francese lingua straniera al di fuori delle istituzioni (Aldim). Per finire, l’esperienza di un giovane italiano che impara “sul campo” la lingua del suo capo francese pone la questione filosofica di sapere se il linguaggio contenga in sé un qualche significato che le nostre interpretazioni possano alterare senza cancellare completamente (Lavardino).

5È il dibattito di oggi, lettori, al quale siete calorosamente invitati a contribuire. Ma tutte le rubriche di ESP sono aperte a voi!