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Laboratoire italien si propone di costituire un luogo di riflessione e di dibattito per chiunque nutra interesse per l’Italia come laboratorio politico. Presupporre un «laboratorio politico» italiano significa considerare l’Italia, nella sua pluralità e diversità, dal Medio Evo ai nostri giorni, come un luogo di realizzazioni e di riflessioni politiche specifiche che abbiano avuto una certa importanza al di là delle frontiere della penisola. Concepire l’Italia come un «laboratorio» significa anche, da un punto di vista metodologico, promuovere delle analisi fondate tanto su esperienze quanto su testi e concetti. Non si tratta soltanto di far dialogare gli autori ma di iscriverli nella storia scottante della loro città e, al contempo, nelle tradizioni testuali - giuridica, letteraria, filosofica, ecc. - che essi modificano o arricchiscono, di dar vita alle loro parole e di ricollocarli nel campo degli obiettivi a cui tendono e delle questioni che rivelano.

Ogni numero di Laboratoire italien comprende un dossier monografico, articoli di varia, pubblicazioni di testi e documenti inediti, letture di opere pubblicate recentemente.

Laboratoire italienè una rivista pubblicata da ENS Éditions, che beneficia del sostegno dell’UMR 5206 Triangle (ENS di Lione/Università di Lione) e del Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Trento.

Ultimo numero online
32 | 2024
Le corporatisme fasciste à l’étranger

Circulations, réceptions, hybridations
Il corporativismo fascista all’estero. Circolazioni, ricezioni, ibridazioni
Fascist corporatism abroad. Circulations, receptions, hybridisations
A cura di Claire Lorenzelli e Matteo Pasetti
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In tempi recenti, la questione del corporativismo ha conosciuto una significativa riscoperta da parte della storiografia, grazie a una serie di indagini sull’emergenza, tra le due guerre mondiali, di progetti corporativi nel mondo volti a riconfigurare il rapporto tra Stato e interessi socio-economici, così come le interazioni e influenze reciproche, secondo una logica comparativa, tra queste iniziative nazionali diverse. L’adozione di legislazioni e istituzioni corporative venne favorita infatti da un’ampia circolazione transnazionale di idee, teorie ed esperienze, tra le quali ebbe un ruolo rilevante il modello proveniente dall’Italia fascista. Sulla base del rinnovato interesse per il tema, questo numero monografico offre una serie di approfondimenti sulla circolazione, la ricezione e le forme d’influenza e d’ibridazione in seno a tale “laboratorio corporativo”. Al fine di comporre un quadro d’insieme e al contempo di prospettare nuove ipotesi di ricerca, i saggi propongono indagini su diversi casi europei ed extra-europei, in particolare attorno ad alcuni snodi tematici: gli ambienti politici e intellettuali che furono più ricettivi di fronte all’opzione del corporativismo fascista; le convergenze ideologiche e programmatiche che si generarono con vari movimenti politici, non soltanto di estrema destra; l’influenza e il retaggio che il modello italiano lasciò nell’evoluzione delle teorie e delle politiche corporative, anche dopo la caduta del regime fascista.

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