42 | 2020
Letteratura e economia nell’Italia degli anni Duemila
Il presente volume si ricollega idealmente al doppio numero che dieci anni fa Narrativa ha dedicato a Letteratura e azienda. Esso si interroga nuovamente sul rapporto fra letteratura e economia, mettendo a frutto diverse esperienze di ricerca sulla narrativa italiana ipercontemporanea. I saggi raccolti presentano una varietà di obiettivi e metodologie che spaziano dalla rassegna critica allo studio di caso, applicati a autori o opere sia affermati che di nicchia. Da un punto di vista tematico, i saggi affrontano il lavoro e il precariato, il care e l’impresa familiare, l’industria e la finanza, il capitalismo, il denaro, la crisi economica, il rapporto tra passato e presente. Rispetto alle raccolte già circolanti su un tema che interessa sempre più studiosi, questo volume si apre e si chiude con due testi atipici. Il primo è una disamina storica, realizzata da un economista, di come l’economia, in quanto disciplina accademica, si sia progressivamente allontanata dalle sue origini filosofico-letterarie per abbracciare un linguaggio matematico e assumere un’identità scientifica. Il secondo è un dialogo sul rapporto fra la letteratura, la critica e la storia recente del capitalismo italiano.
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Introduzione [Testo integrale]
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L’economia contro la letteratura [Testo integrale]
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C’era una volta una fabbrica [Testo integrale]
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Pagare o non pagare ovvero del realismo come semiosi critica [Testo integrale]
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La cura molteplice [Testo integrale]
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Recensioni
Recensions-
Tiziana De Rogatis, Elena Ferrante. Parole chiave [Testo integrale]
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Emma Schiavon, Dentro la guerra. Le italiane dal 1915 al 1918 [Testo integrale]
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Massimiliano Tortora, Annalisa Volpone (a cura di), Borders of Modernism [Testo integrale]
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Françoise Vergès, Un féminisme décolonial [Testo integrale]Un femminismo decoloniale, Verona, Ombre Corte, 2020, pp. 115